LA GUERRA FREDDA
Con l'espressione Guerra Fredda si intende il conflitto, successivo alla seconda guerra mondiale, tra
Stati Uniti e Unione Sovietica, che si combatteva non con le armi,
bensì sul fronte politico ed economico.
Alla fine della seconda guerra
mondiale truppe americane, inglesi, francesi e sovietiche
occuparono il suolo tedesco, una parte del quale fu ceduto alla Polonia. Le
zone di occupazione furono ben delimitate a seguito della spartizione dei
territori.
Fra il 1947 e il 1949 USA, Gran Bretagna e Francia unificarono le rispettive
zone, mentre nella sua zona l’URSS dava
il via a misure economiche e politiche che miravano chiaramente alla
costituzione di una repubblica tedesca comunista. È così che nel 1949 si
assistette alla formazione di due Germanie:
·
ad ovest veniva costituita la Repubblica
Federale Tedesca (con capitale Bonn),
·
ad est si formava la Repubblica Democratica
Tedesca (con capitale Berlino).
Ma la situazione della Germania
delineava in realtà una situazione ben più ampia, che andava oltre la divisione
di un solo paese. Attorno alle due grandi potenze vincitrici si erano formati
due blocchi di stati:
·
Ad Occidente, Francia e Gran Bretagna erano
economicamente dipendenti dal colosso USA, che inoltre faceva sentire il suo
peso su paesi come l’Italia.
·
Ad Oriente regimi comunisti sorgevano nei paesi
liberati dall’Armata Rossa. Il principio di spartizione dell’Europa in zone di
influenza, formulato già durante il conflitto, cominciava a trovare attuazione.
Guerra fredda: schema delle
potenze
La Francia e l’Inghilterra diedero
atto al processo di decolonizzazione,
che indebolì il loro ruolo di potenza. Al contrario l’Unione Sovietica e gli
Stati Uniti, usciti vittoriosi dal conflitto, costituivano ormai le due
maggiori potenze del mondo, nonostante i due diversi sistemi politici ed
economici su cui si fondavano non permettessero loro di trovare un accordo.
Il 5 giugno del 1947 gli USA avviarono un vasto piano di assistenza
economica ai paesi europei fidati, il cosiddetto Piano Marshall.
Questi aiuti, oltre a permettere ai paesi beneficiari il superamento delle
gravi difficoltà economiche dovute alla ricostruzione, costosa e necessaria,
consentivano politicamente il rafforzamento dei regimi democratici e per contro
l’indebolimento delle aspirazioni dei partiti comunisti occidentali.
La NATO e il Patto di
Varsavia
Nel 1949 gli Stati Uniti stabilirono con alcuni paesi europei, tra cui
l’Italia, la Francia e l’Inghilterra, un’alleanza difensiva che prese il nome
di NATO (North Atlantic Treaty Organization). La risposta
del governo sovietico, che temeva l’espansione degli Stati Uniti in Europa, fu
immediata: tra il ’47 e il ’48 fece in modo infatti che in tutta l’Europa
orientale si formassero governi comunisti e nel 1955 stilò con i paesi che
avevano adottato questo tipo di orientamento politico il Patto di Varsavia.
Era ufficialmente l’inizio della Guerra Fredda, data
dalla presenza di due blocchi militari distinti: uno dipendente dagli Usa e uno
dall’URSS.
RIASSUNTO GUERRA FREDDA: EVENTI PRINCIPALI
Le potenze dominanti erano principalmente due, e radicalmente contrapposte
sul piano ideologico. Il conflitto per molti anni sembrò inevitabile, e diverse
volte sembrò di essere sul punto di una terza guerra
mondiale. Questa situazione di bilanciamento forzato dovuta ai
potentissimi armamenti di cui entrambe le potenze erano in possesso, e di
tensione dovuta al timore di un nuovo conflitto, portò alla scelta del termine
Guerra fredda:
·
Guerra, perché la contrapposizione tra i contendenti sembrava un vero e proprio
conflitto, e perché all’interno dei paesi coinvolti andava delineandosi una
mobilitazione militare, economica e psicologica “di guerra”;
·
Fredda, perché le armi, che continuavano ad essere prodotte e accumulate, non
potevano essere usate.
Gli arsenali militari stessi erano una delle principali armi messe in campo
per questo nuovo conflitto: le armi atomiche e la loro potenza
distruttrice erano ben note già dalla fine della seconda guerra mondiale. Per
questa ragione, lo studio sul nucleare continuò, fino a dare vita ad armi
potentissime, sempre più sofisticate e capaci di una potenza distruttiva ben
più alta di quella già nota con Hiroshima e
Nagasaki.
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