Il Nazismo

Dopo la sconfitta della Prima guerra mondiale, nel 1918 in Germania viene proclamata la Repubblica di Weimar. La Germania è condannata a pagare ingenti danni di guerra ai vincitori e per questo la situazione economica è disastrosa, vengono stampate grandi quantità di banconote che hanno sempre meno valore e questo aumenta l'inflazione. Hindenburg viene eletto Presidente della Repubblica di Weimar ma la situazione rimane difficile anche a causa della crisi economica che nel 1929 porta al crollo della Borsa di New York e grandi difficoltà in tutto il mondo. In questo quadro storico difficile e complesso inizia così l'ascesa del Partito Nazionalsocialista di estrema destra guidato da Adolf Hitler (Braunau 1889- Berlino 1945).
Nel 1923 organizza un colpo di stato ma viene arrestato, rimane in carcere per un anno e lì scrive il libro Mein Kampf (La mia battaglia) nel quale indica i principi, primo fra tutti quello della razza, e il programma totalitario del nazismo, basato su nazionalismo, antisemitismo e anticomunismo.
Partendo dai problemi dell'Impero Austro-Ungarico, Hitler si convince che il popolo tedesco, formato non solo dai nativi della Germania ma da tutti i popoli di lingua tedesca (pangermanesimo), abbia bisogno di vivere unito e di abitare, sotto il regno di un Reich millenario, in un ampio spazio vitale, individuato nell'Europa orientale, in cui la sola razza ariana possa crescere e riprodursi. Inoltre, ritiene che i peggiori nemici dei tedeschi siano gli ebrei, che hanno la colpa di aver fatto umiliare i tedeschi nella prima guerra mondiale, e i comunisti, ma anche gli omosessuali, i disabili, gli slavi, gli zingari e la massoneria.

Grazie al successo alle elezioni dell'anno 1932, Hitler viene nominato Cancelliere il 30 gennaio 1933. Dopo l'incendio del palazzo del Parlamento tedesco, (Hitler è contro il sistema parlamentare), vengono eliminati gli avversari politici, viene abolita la libertà di stampa e a Dachau, nei pressi di Monaco di Baviera, viene costruito il primo lager. Per eliminare gli oppositori si avvale della Polizia segreta (Gestapo) mentre, per la propria incolumità e per portare a compimento i suoi progetti, forma una guardia del corpo personale, le SS (Schutzstaffeln). Nella NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI (29 – 30 giugno 1934) si libera dei reparti paramilitari SA, di cui non si fida più, e di altri oppositori del regime, vecchi nemici o ex compagni politici, poi si nomina Führer e proclama la nascita del Terzo Reich (il Terzo regno, dopo il Sacro Romano Impero germanico e dopo quello fondato nel 1871 da Bismarck e dissolto nel 1918). Lo Stato totalitario utilizza la propaganda e i giovani vengono inseriti nell'organizzazione della Gioventù hitleriana. Viene organizzata una campagna contro gli ebrei e vengono promulgate le Leggi di Norimberga in base alle quali vengono negati i diritti fondamentali e iniziano le persecuzioni. Nell'anno 1938, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, passata alla storia come la NOTTE DEI CRISTALLI, le proprietà degli ebrei vengono “arianizzate”, cioè confiscate e date ai cittadini tedeschi e per risolvere quello che per i nazisti è il problema degli ebrei si comincia a pensare ad una vera e propria soluzione finale attraverso la quale sterminare tutte le persone di origine ebrea.



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